Servo di scena

Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli, Lucia poli
In Servo di Scena
di Ronald Harwood
Con
Roberta Lucca, Antonio Sarasso, Teo Guarini, Dacia D’Acunto
In coproduzione con Teatro Stabile di Catania
Traduzione di Masolino D’Amico
Costumi di Chiara Donato
Scenografo realizzatore Michele Gigi
Musiche di Massimiliano Pace
Artigiano della luce Gigi Ascione
Regia di Guglielmo Ferro

Inghilterra, 1942: un gruppo di attori di una compagnia di giro si prodiga a tenere alto il morale degli inglesi e porta nei teatri il repertorio di Shakespeare, recitando persino sotto allarmi aerei. Il capocomico di questa compagnia, un grande attore anziano e stanco, Sir Ronald, ormai sul viale del tramonto ma capriccioso, dispotico e vanitoso, continua a recitare perché è la sua unica ragione di vita. Il suo “servo di scena”, Norman, che in realtà gli fa da segretario, consigliere, suggeritore, amico e che lo difende persino dall’invadenza altrui ( dall’apprensione della prima attrice Milady, della direttrice di scena Madge e dal resto della compagnia) è convinto di poter risolvere ogni situazione, e non accetta il fatto che il suo “padrone” sia ormai prossimo alla fine.
Considerata una delle commedie più importanti del Novecento, racconta la giornata “finale” di un attore, è un grande inno all’amore per il teatro, all’illusione che l’arte possa sconfiggere le forze oscure della guerra… oggi come ieri.
Servo di Scena di Ronald Harwood è una delle più belle commedie contemporanee, successo strepitoso in tutto il mondo, che ora riproporremo in Italia in una edizione “monstre” interpretata da tre dei più grandi attori italiani: Geppy Gleijeses, reduce dai successi di Filumena Marturano, Il Piacere dell’Onestà, per la regia di Liliana Cavani ,
Amadeus per la regia di Andrei Konchalovsky, e vincitore del premio Lorenzo de’ Medici come miglior attore europeo, nel ruolo di Sir Ronald, Maurizio Micheli in quello di Norman e la partecipazione di Lucia Poli nella parte di Milady.
Lo spettacolo è diretto da Guglielmo Ferro, importante regista italiano, che già diresse questa pièce in un’edizione che vide nel ruolo di Sir, il padre, Turi Ferro, al quale è dedicato lo spettacolo nel centenario della nascita.